Nuova Riveduta:

Luca 20:33

Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette l'hanno avuta per moglie».

C.E.I.:

Luca 20:33

Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».

Nuova Diodati:

Luca 20:33

Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta per moglie».

Riveduta 2020:

Luca 20:33

Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie la donna? Perché tutti e sette l'hanno avuta per moglie”.

La Parola è Vita:

Luca 20:33

Ecco la domanda: alla risurrezione di chi sarà moglie quella donna, dato che tutti i fratelli l'hanno avuta in moglie?!»

La Parola è Vita
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Riveduta:

Luca 20:33

Nella risurrezione dunque, la donna, di chi di loro sarà moglie? Perché i sette l'hanno avuta per moglie.

Ricciotti:

Luca 20:33

Di chi dunque, nella resurrezione, sarà moglie, mentre lo è stata di tutt'e sette?».

Tintori:

Luca 20:33

Or nella risurrezione di chi di loro sarà moglie? chè l'ebbero in moglie tutti e sette.

Martini:

Luca 20:33

Nella risurrezione adunque chi di essi avralla in moglie? Conciossiaché ella è stata moglie di tutti sette.

Diodati:

Luca 20:33

Nella risurrezione adunque, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l'hanno avuta per moglie.

Commentario abbreviato:

Luca 20:33

27 Versetti 27-38

È comune per coloro che intendono minare qualsiasi verità di Dio, caricarla di difficoltà. Ma facciamo un torto a noi stessi e alla verità di Cristo quando ci formiamo un'idea del mondo degli spiriti in base al mondo dei sensi. Ci sono più mondi: un mondo visibile presente e un mondo invisibile futuro; ognuno metta a confronto questo e quel mondo e dia la preferenza nei suoi pensieri e nelle sue preoccupazioni a quello che li merita. I credenti otterranno la risurrezione dai morti, cioè la risurrezione benedetta. Quale sarà la condizione felice degli abitanti di quel mondo, non possiamo esprimerlo o concepirlo, 1Cor 2:9. Coloro che sono entrati nella gioia del loro Signore, sono interamente presi da essa; quando c'è la perfezione della santità, non ci sarà occasione di preservarsi dal peccato. E quando Dio si è definito il Dio di questi patriarchi, intendeva dire che era un Dio sufficiente per loro (Gen 17:1), la loro ricompensa più grande (Gen 15:1). Egli non ha mai fatto per loro in questo mondo ciò che rispondeva alla piena portata del suo impegno; perciò ci deve essere un'altra vita, in cui farà per loro ciò che adempirà completamente alla promessa.

Riferimenti incrociati:

Luca 20:33

Mat 22:24-28; Mar 12:19-23

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